Cromlech

Il Cromlech di Marcallo con Casone è un’installazione simbolica ispirata alle antiche strutture megalitiche, realizzata per valorizzare le radici storiche e culturali del territorio. Si trova nella porzione nord-ovest del Parco Comunale di Villa Ghiotti.

Descrizione

L’associazione culturale Teuta Briva Aps, in collaborazione con l’associazione culturale Terra Insubre, propone a Marcallo Con Casone, nella porzione nord-ovest del Parco Comunale di Villa Ghiotti l’installazione di un Cromlech (parola gallese che indica strutture megalitiche preistoriche, in cui crom significa "curvata" e lech significa "pietra piatta”). Si tratta di una ricostruzione megalitica con il semplice scopo di ricordare le radici celtiche storicamente provate di questo territorio. Nel dettaglio sono state posizionate presso il Parco Ghiotti 8 pietre: quattro di dimensioni maggiori, corrispondenti alle quattro festività principali del mondo celtico (Samonios, Ambiolcaia, Beloptenia e Lugi Naissatis) e quattro più piccole, in rappresentanza delle successive festività agricole, corrispondenti a solstizi ed equinozi. Il calendario in pietra realizzato richiama quindi la stessa funzione già attestata per i siti megalitici più conosciuti.
Inquadramento storico Il territorio attraversato dal Fiume Ticino (nome di origine gallica) è ricco di segni lasciati dai nostri antenati Golasecchiani ed Insubri. Tra questi meritano un posto di rilievo i manufatti in pietra, perché ci accomunano ai siti megalitici della Bretagna e degli altri paesi di cultura gaelica. In pianura sono purtroppo rimaste poche tracce di queste opere, presumibilmente a causa del riutilizzo in epoche successive dei materiali litici, da noi assenti. A conferma di questa ipotesi vi è il fatto che in luoghi, come le Valli Ossolane, dove la pietra è l’elemento fondante del paesaggio ed è facilmente reperibile, sono da tempo attestati siti megalitici e periodicamente ne vengono riconosciuti e descritti di nuovi. È quindi logico che dove la pietra è così comune da diventare l’elemento base delle costruzioni antropiche, i siti megalitici siano più comuni e ancora oggi, chiaramente visibili. In pianura invece, dove la pietra è rara, l’elemento base delle costruzioni antropiche diventa l’argilla, a volte integrata con ciottoli di fiume, differenziando quindi nettamente le costruzioni di pianura da quelle di montagna, mentre l’uso della pietra rimane riservato a scopi più importanti, quale la costruzione di chiese e castelli. In sintesi, anche se meno conosciuti di quelli d’oltralpe, anche in Nord Italia abbiamo numerose testimonianze di steli isolate (megaliti monolitici più conosciuti con il nome bretone di Menhir) o di cerchi di pietre (in questo caso meglio conosciuti con il nome di origine gallese di Cromlech).
Generalmente di dimensioni più ridotte rispetto ai cugini d’oltralpe, molto più diffusi (per le ragioni sopra elencate) nelle valli alpine come la già citata Val d’Ossola (molto conosciuto è il Cromlech di Croppola (cfr.: https://www.megalitico.it/italia/piemonte/), anche in pianura ne sono rimaste tracce: quella a destra (foto 1) è la “Stele della Briccola” (cfr.: https://www.academia.edu/4477407/Le_stele_incise_di_Castelletto_Sopra_Ticino_Novara_ ) ritrovata a Castelletto Ticino a seguito di recenti scavi archeologici. Altro esempio molto conosciuto sono i Cromlech del Monsurino (cfr.: http://www.vareselandoftourism.com/code/17290/I-cromlech-del-Monsorino) e della Garzonera, in sponda lombarda del Ticino (dove, in alternativa alla pietra di cava, sono stati utilizzati grossi ciottoli di fiume, a conferma del fatto che la facilità di reperimento dei materiali era, anche anticamente, un fattore fondamentale) o l’osservatorio astronomico, circondato da un doppio cerchio di pietre, emerso nel 2007, durante i lavori per la costruzione del nuovo ospedale Sant'Anna di Como cfr.: http://leradicideglialberi.blogspot.com/2013/12/cerchio-megalitico-di-como.html).
Cromlech a Marcallo con Casone Per tutte le ragioni sopra esposte, riproporre un cromlech a Marcallo con Casone è quindi un modo storicamente attestato, duraturo e di grande visibilità per ricordare le radici celtiche di questo territorio. Per le stesse ragioni altri comuni hanno già proposto installazioni simili, ad esempio Gravellona Lomellina (Pv), ha sottolineato le sue origini celtiche realizzando, all’interno del Parco dei Tre Laghi un dolmen ed un cromlech (come visibile al seguente link nella sezione dedicata al Parco dei Tre Laghi: https://it.wikipedia.org/wiki/Gravellona_Lomellina. Ritornando alle origini celtiche e al contesto storico proposto, va ricordato che, oltre alla già citata Gravellona Lomellina, anche Garlasco e Groppello Cairoli (tra l’altro tutti siti che, come Marcallo, sono posti a circa 6-8 km dal Ticino) sono note per le evidenze archeologiche di epoca golasecchiana e successivamente Insubre. Risulta quindi evidente il ruolo fondamentale del Ticino, che si caratterizza chiaramente come principale via di comunicazione ed elemento comune della Civiltà di Golasecca, nella cui area di influenza è pienamente ricompresa anche Marcallo con Casone. In questo contesto appare di conseguenza ancora più congruente riproporre a Marcallo con Casone un cerchio di pietre; anche se tracce di simili installazioni sono in pianura ancora poco frequenti, va sottolineato che periodicamente ne vengono scoperte di nuove (cfr. la già citata Stele della Briccola) e che vi sono tuttora, sparse nella nostra pianura, pietre di origine sconosciuta ma innegabilmente somiglianti ad altre, ufficialmente accreditate come reperti della Civiltà di Golasecca. Un esempio a noi vicino è il “Sasso” in loc. “C.na Erbiere” in vallata di Abbiategrasso (foto 4), la cui somiglianza con la stele della foto 1 è particolarmente significativa. In merito all’utilizzo della pietra in pianura, va anche sottolineato che proprio la necessità di reperimento di materiali litici e sabbiosi è stata all’origine della costruzione della rete dei Navigli, anch’essi, come il Ticino, vie d’acqua, di fondamentale importanza per le comunità circostanti.

Galleria immagini

Modalità di accesso

  • Ingresso accessibile in sedia a rotelle;
  • Parcheggio accessibile in sedia a rotelle.

Indirizzo

Via Gaetano Vitali, 20010 Marcallo con Casone MI

CAP

20010

Ultimo aggiornamento

24/04/2025, 14:22

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