Realizzazione di un impianto di recupero (R3)

Progetto per la realizzazione di un nuovo impianto di recupero (r3) di rifiuti speciali non pericolosi (forsu) per la produzione di biometano da realizzarsi in comune di Marcallo con Casone (mi)

Come anticipato nella Gazzetta del Comune di Marcallo con Casone di dicembre, è stata proposta all’Amministrazione comunale la realizzazione di un impianto innovativo per la trasformazione della frazione organica proveniente dalla raccolta differenziata in Biometano.
Preso atto che l’impianto tratta un rifiuto organico, niente di speciale o tossico, e il trattamento che subisce produce gas metano, riutilizzato dalle famiglie, il bilancio ambientale è sicuramente positivo, ed è supportato anche da vantaggi di natura economica, quali l’azzeramento del costo di smaltimento delle frazioni trattate, la riduzione dei costi di trasporto.
Al fine di dar corso all’iter di consultazione ed, eventualmente, autorizzazione dello stesso e soprattutto per una  più ampia trasparenza e partecipazione delle scelte dell’amministrazione comunale, si è creata apposita pagina web che di volta in volta verrà aggiornata per avere sempre, in tempo reale, lo sviluppo del procedimento amministrativo.

PROGETTO:
È possibile consultare tutta la documentazione presentata dalla soc. Green Power Marcallese srl, relativa al progetto, scaricabile al seguente link: https://www.dropbox.com/sh/btscm17sg8nmbu6/AACnZFfr603DQYfXcP0Q4QP9a?dl=0 nel Dropbox Green Power Marcallese, troverai l’intero progetto presentato. Le cartelle sono due: una con tutto il progetto consultabile in formato pdf e l’altra firmato digitalmente p7m

COME FUNZIONA L’IMPIANTO:
Il progetto riguarda lo sviluppo di un impianto di biodigestione anaerobica della FORSU da cui si ottiene del gas di fermentazione per la produzione finale di biometano, da immettere nella rete di distribuzione del gas naturale comunale Il nostro “sacchetto dell’umido”, che si ricorda consistere nella frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) derivante dalla raccolta differenziata, è composto dunque dal 70% di acqua e la rimanente parte da materia solida putrescibile (car bonio organico), è quindi un ottimo prodotto da utilizzarsi all’interno di un processo di digestione anaerobica, dunque solo biologico, fisico e meccanico, per la produzione finale di BIOMETANO ottenuto dai gas da fermentazione.

  •  ricezione e pre trattamento della FORSU: avviene in un capannone posto in depressione (quindi nessun odore verso l’esterno), in cui sono presenti l’area di scarico e lavaggio dei mezzi (che avverrà sia in ricezione che in uscita) e l’intera se zione di pre trattamento del materiale in ingresso. La ricezione e pretrattamento dei rifiuti è finalizzata alla separazione (per spremitura) del succo “purea” del rifiuto organico dalla parte solida di “scarto”.
    I sacchetti dell’umido provenienti dalla raccolta differenziata porta a porta effettuata a Marcallo con Casone e nei comuni prossimi vengono scaricati dai mezzi “satellite” in una vasca di lavoro giornaliera (8 ore di funzionamento).
  • sezione di digestione anaerobica (biodigestori): avviene il processo di produzione dei gas di fermentazione (biogas), ed è costituita da vasche di preparazione e dalla vasca di digestione anaerobica (quindi non si brucia nulla e nessun odore in quanto le vasche sono ermeticamente sigillate);
  • produzione acqua calda ed energia elettrica per l’impianto: avviene grazie ad una caldaia a cogenerazione ad alto rendimento (ovvero una caldaia a focolare alimentata quasi totalmente da  fonti rinnovabili) abbinata all’utilizzo di pannelli fotovoltaici

L’impianto non è un impianto di compostaggio e che la tecnologia BIOSIP (brevettata) non necessita di stoccaggio del rifiuto. Non è previsto il deposito né l’accumulo su aree esterne di rifiuti o alcun materiale organico. Il processo di ricezione e pretrattamento dei rifiuti in ingresso avviene infatti interamente all’interno di un capannone posto in depressione, chiuso e sigillato, e senza ritenzione di rifiuti oltre le 24 ore (normalmente il rifiuto conferito viene lavorato entro le 8 ore successive). Il capannone sarà inoltre dotato di sistemi di aspirazione delle arie esauste e di abbattimento delle emissioni odorigene mediante biofiltro.

L’impianto non è un termovalorizzatore, non brucia nessun rifiuto che ivi viene conferito, ne tanto meno valorizza termica mente il biogas prodotto nei digestori, come invece prevede  la maggior parte delle tecnologie di trattamento della Forsu operanti oggi giorno sul territorio regionale e nazionale. L’obiettivo del progetto è l’utilizzo del biogas, non la sua immissione in atmosfera, per recuperare e produrre materia energetica pulita nello specifico biometano.

 

CONCLUSIONE:
La capacità di servizio definita per il progetto è stata definita innanzitutto per contenere e limitare il bacino di utenza potenziale dei comuni da servire, non richiedendo in tal senso una movimentazione dei mezzi di conferimento di lungo raggio e un livello di traffico tale da non essere supportato conferimento all’interno del centro abitato, evitando qualunque tipo di interferenza con le abitazioni dei cittadini.

L’impianto persegue l’obiettivo di massimizzare il riuso e il riciclo dei materiali oggetto di trattamento in prodotti finiti già all’intero del processo produttivo, fino all’eliminazione di qualunque rifiuto classificabile come tale in uscita. L’aspetto maggiormente innovativo è dunque che l’impianto non ha in uscita scarti o residui di trattamento classificati come rifiuto e quindi non riutilizzabili o ulteriormente da trattare, ma solo materiali e sottoprodotti di riciclo destinati al mercato e/o alla vendita, raggiungendo l’obiettivo della chiusura completa del ciclo di trattamento del rifiuto organico auspicato dalle normative di tutti i livelli di governo, dal comunitario al provinciale.

Il progetto dell’impianto contribuisce a livello territoriale a fornire una efficiente ed efficacie, nonché sostenibile, risposta alla questione dello smaltimento e recupero della componente organica dei rifiuti derivante dalla raccolta differenziata, e nel modo più ambientalmente virtuoso possibile, incrementando la produzione di energia da fonti rinnovabili a livello territoriale per un fabbisogno energetico equivalente di circa 1.500 famiglie, consentendo un risparmio complessivo di anidride carbonica equivalente ad almeno 4.000 Ton/ anno di CO2 qualora la stessa energia venisse prodotta mediante l’utilizzo di combustibili fossili (ad es. metano di origine fossile).

 

DOCUMENTAZIONE DEFINITIVA:
Di seguito vengono riportati tutta la documentazione allegata all’Autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio di un impianto di recupero di rifiuti speciali non pericolosi (forsu) per la produzione di biometano nel comune di Marcallo con Casone (Mi) presentato dalla Società Green Power Marcallese s.r.l. CODICE PRATICA: FERA 55982 

Raccolta Generale n.6861/2017 del 04/08/2017 Città Metropolitana di Milano

Attività

– 04 AGOSTO 2017 Autorizzazione provinciale alla realizzazione ed esercizio dell’impianto

05 LUGLIO 2017 Conferenza servizi 2^ seduta presso la Città Metropolitana di Milano

– 23 MAGGIO 2017 Convocazione della Commissione Ambiente del Comune di Marcallo con Casone

– 11 APRILE 2017 Parere di conformità emesso dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Milano

– 06 APRILE 2017 Conferenza servizi presso la Città Metropolitana di Milano
– 16 FEBBRAIO 2017 Convocazione della Commissione Ambiente del Comune di Marcallo con Casone, l’invito è stato trasmesso anche ai capigruppo consigliari, per la visione del progetto.
– 18 GENNAIO 2017 Deposito del progetto definitivo sul portale MUTA di Regione Lombardia per Autorizzazione Unica.
– DICEMBRE 2016 Pubblicazione pag 9, 10 e 11 articolo sulla Gazzetta del Comune di Marcallo con Casone
– 05 NOVEMBRE 2016 Esito verifica di assoggettabilità Città Metropolitana

 

Pagina aggiornata il 07/04/2025

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