Descrizione
Al suo interno la chiesa conserva due opere d'arte di rilievo: un quadro raffigurante i santi Pietro e Paolo (copia di ignoto di un quadro del noto pittore Guido Reni), ed un altro raffigurante una "Vergine col Bambino" (che costituisce la pala dell'altare), attribuita al Guercino. La facciata esterna, di forme semplici, presenta quattro lesene che spezzano il movimento della struttura, il tutto sormontato da un timpano. Sopra il portale d'accesso alla chiesa si trova una lunetta decorata aggiunta nel XX secolo con la raffigurazione della Beata Vergine col Bambino e i santi Carlo e Giuseppe con l'inscrizione della dedicazione. Nel corso dell'Ottocento venne aggiunto anche il piccolo campanile ancora oggi visibile, contraddistinto da un tetto "a cupola" e da un concerto di cinque campane in Lab3 fuse dalla ditta f.lli Barigozzi di Milano.
Fonte: AA.VV. "Marcallo con Casone - Cenni storici" ed. Biblioteca Comunale di Marcallo con Casone 1995
La chiesa parrocchiale di Casone è dedicata ai santi Carlo e Giuseppe e venne eretta nel XVIII secolo. La chiesa sorse alle sue origini su una serie di proprietà della contessa Ceriani in Maineri per meglio venire incontro alle esigenze della popolazione locale, desiderosa di un adeguato luogo di culto ove assistere alla messa domenicale. Successivamente la chiesetta venne donata dai nobili Maineri al parroco don Carlo Fossati il quale la fece restaurare ed arredare con l'aiuto di maestranze volontarie del luogo. Lo stesso vale per il terreno su cui si costruì la casa parrocchiale adiacente alla chiesa, l'oratorio e un grande salone con palco, su cui si davano rappresentazioni teatrali.
La chiesa parrocchiale di Casone è dedicata ai santi Carlo e Giuseppe e venne eretta nel XVIII secolo. La chiesa sorse alle sue origini su una serie di proprietà della contessa Ceriani in Maineri per meglio venire incontro alle esigenze della popolazione locale, desiderosa di un adeguato luogo di culto ove assistere alla messa domenicale. Successivamente la chiesetta venne donata dai nobili Maineri al parroco don Carlo Fossati il quale la fece restaurare ed arredare con l'aiuto di maestranze volontarie del luogo. Lo stesso vale per il terreno su cui si costruì la casa parrocchiale adiacente alla chiesa, l'oratorio e un grande salone con palco, su cui si davano rappresentazioni teatrali.