Descrizione
La Chiesa, edificata nella prima metà dell'Ottocento, è indubbiamente sorta su un precedente luogo di culto, probabilmente la vecchia parrocchiale del paese. La facciata della struttura, è scandita da una parte superiore a lastroni di pietra, mentre la parte inferiore è decorata con lesene. La Chiesa presenta un prezioso organo della bottega dei fratelli Prestinari della vicina Magenta.
I Santi Patroni di Marcallo sono Nazaro e Celso a cui è dedicata la Chiesa Parrocchiale, che nel "Chronicon’ viene ricordata come edificata prima del 1554, ricostruita nel 1740 ed ampliata nel 1904. Nel 1300 esisteva già una Chiesa o un oratorio intitolato a questi Santi, presumibilmente di modeste proporzioni. San Nazario o Nazaro è un martire cristiano venerato dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. Viene ricordato insieme al suo giovane discepolo Celso, con il quale subì il martirio. La Chiesa cattolica li festeggia entrambi il 28 luglio , quella ortodossa il 14 ottobre. San Nazaro nacque a Roma (35 d.C). Il padre era un magistrato di fede pagana, mentre la madre, Santa Perpetua, aveva ricevuto il battesimo dallo stesso San Pietro. Giunto alla giovinezza, Nazaro scelse la religione materna e venne a sua volta battezzato da San Lino, successore di San Pietro. Fu dunque avviato a predicare il Vangelo presso famiglie e compagni conosciuti a Roma, ma, costretto ad abbandonare la città per non essere oggetto di persecuzione, per dieci anni percorse l’Italia fino ad arrivare a Milano. Per la sua attività di evangelizzazione venne arrestato e condannato all'esilio. Dopo aver peregrinato per molto tempo, giunse a Ginevra ove una donna, da lui convertita, gli affidò il suo unico figlio Celso, come discepolo e compagno nell'apostolato. I due santi furono arrestati dal prefetto che li rimandò a Roma, dove Nazaro e Celso furono condannati ad essere affogati. Portati in alto mare e gettati fuori bordo, i due santi miracolosamente presero a camminare sulle acque, mentre la nave rischiava l'affondamento. I soldati, impauriti, si raccomandarono a San Nazaro, il mare si calmò subito. Successivamente a Milano, durante una persecuzione contro i cristiani, Nazaro fece visita a San Gervasio e San Protaso incarcerati traendo l’incoraggiamento a continuare la sua missione. Nuovamente denunciati, arrestati e condotti davanti al prefetto Anolino, vennero condannati a morte per decapitazione, che avvenne fuori da Porta Romana a Milano. Il ritrovamento del corpo di S. Nazaro da parte di S. Ambrogio è narrato dallo stesso segretario di S. Ambrogio, Paolino, nella biografia del santo. Il corpo di San Nazaro fu trasportato nella Basilica dei Santi Apostoli, che poi prese il nome di Santi Apostoli e San Nazaro Maggiore, mentre il corpo di San Celso fu lasciato dove era stato sepolto e in quel luogo fu costruita la chiesa di San Nazaro in Campo.
I Santi Patroni di Marcallo sono Nazaro e Celso a cui è dedicata la Chiesa Parrocchiale, che nel "Chronicon’ viene ricordata come edificata prima del 1554, ricostruita nel 1740 ed ampliata nel 1904. Nel 1300 esisteva già una Chiesa o un oratorio intitolato a questi Santi, presumibilmente di modeste proporzioni. San Nazario o Nazaro è un martire cristiano venerato dalla Chiesa cattolica e da quella ortodossa. Viene ricordato insieme al suo giovane discepolo Celso, con il quale subì il martirio. La Chiesa cattolica li festeggia entrambi il 28 luglio , quella ortodossa il 14 ottobre. San Nazaro nacque a Roma (35 d.C). Il padre era un magistrato di fede pagana, mentre la madre, Santa Perpetua, aveva ricevuto il battesimo dallo stesso San Pietro. Giunto alla giovinezza, Nazaro scelse la religione materna e venne a sua volta battezzato da San Lino, successore di San Pietro. Fu dunque avviato a predicare il Vangelo presso famiglie e compagni conosciuti a Roma, ma, costretto ad abbandonare la città per non essere oggetto di persecuzione, per dieci anni percorse l’Italia fino ad arrivare a Milano. Per la sua attività di evangelizzazione venne arrestato e condannato all'esilio. Dopo aver peregrinato per molto tempo, giunse a Ginevra ove una donna, da lui convertita, gli affidò il suo unico figlio Celso, come discepolo e compagno nell'apostolato. I due santi furono arrestati dal prefetto che li rimandò a Roma, dove Nazaro e Celso furono condannati ad essere affogati. Portati in alto mare e gettati fuori bordo, i due santi miracolosamente presero a camminare sulle acque, mentre la nave rischiava l'affondamento. I soldati, impauriti, si raccomandarono a San Nazaro, il mare si calmò subito. Successivamente a Milano, durante una persecuzione contro i cristiani, Nazaro fece visita a San Gervasio e San Protaso incarcerati traendo l’incoraggiamento a continuare la sua missione. Nuovamente denunciati, arrestati e condotti davanti al prefetto Anolino, vennero condannati a morte per decapitazione, che avvenne fuori da Porta Romana a Milano. Il ritrovamento del corpo di S. Nazaro da parte di S. Ambrogio è narrato dallo stesso segretario di S. Ambrogio, Paolino, nella biografia del santo. Il corpo di San Nazaro fu trasportato nella Basilica dei Santi Apostoli, che poi prese il nome di Santi Apostoli e San Nazaro Maggiore, mentre il corpo di San Celso fu lasciato dove era stato sepolto e in quel luogo fu costruita la chiesa di San Nazaro in Campo.
Bibliografia:
- Roberto Olivato, Sacrari, santi patroni e preghiere militari, Edizioni Messaggero, 2009;
- Benedetto XVI, I santi di Benedetto XVI. Selezione di testi di Papa Benedetto XVI, Libreria Editrice Vaticana, 2008;
- F. Agnoli, M. Luscia, A. Pertosa, Santi & rivoluzionari, SugarCo, 2008;
- Piero Lazzarin, Il libro dei Santi, Piccola enciclopedia, Edizioni Messaggero, 2007;
- Lanzi Fernando, Lanzi Gioia, Come riconoscere i santi e i patroni nell'arte e nelle immagini popolari, Jaca Book, 2007;
- Mario Benatti, I santi dei malati, Edizioni Messaggero, 2007;
- Ratzinger J., Santi. Gli autentici apologeti della Chiesa, Lindau Edizioni, 2007;
- Maria Vago, Piccole storie di grandi santi, Edizioni Messaggero, 2007;
- Kleinberg A., Storie di santi, martiri, asceti, beati nella formazione dell'Occidente, Il Mulino, 2007;
- Dardanello Tosi Lorenza, Storie di santi e beati e di valori vissuti, Paoline Edizioni, 2006;
- Sicari Antonio M., Atlante storico dei grandi santi e dei fondatori, Jaca Book, 2006;
- Butler Alban, Il primo grande dizionario dei santi secondo il calendario, Piemme, 2001;
- Giusti Mario, Trenta santi più uno. C'è posto anche per te, San Paolo Edizioni, 1990;