Marcallo con Casone sorge in un’area abitata nell’antichità , come dimostrano i ritrovamenti di spade ed else appartenenti agli insubri, popolazione celtica che viveve in queste zone nel VII sec. a.C..
Diversi sono anche i reperti d’epoca romana, rinvenuti lungo tutta la strada mercatorum che costeggiava la riva sinistra del Ticino, da Pavia a Golasecca a da qui alla Gallia. Secondo la versione più accreditata il nome Marcallo è di origine latina e significa luogo di mercato.
Il primo riferimento storico certo che attesta l’esistenza di Marcallo risale al 1054. Nel XVI sec. gli abitanti erano già 500, anche se la peste in quel secolo e nel successivo fecero molte vittime.
L’agricoltura, ed in particolare la coltivazione di cereali e di vite, ebbe un notevole sviluppo grazie al commercio con la vicina Milano. Il 4 giugno 1859 è la data della sanguinosa battaglia di Magenta. che si svolse in buona parte tra vigne e cascinali di Marcallo. Solo nel 1870 Casone (dal latino Caseus = formaggio, da cui caseificio) con l’antica borgata di Barco vennero uniti a Marcallo per Regio Decreto, da cui la denominazione attuale di Marcallo con Casone.
Marcallo Scarse sono le testimonianze storiche su Marcallo durante il I millennio. Fra i documenti più antichi nei quali si trova un preciso riferimento a Marcallo, ricordiamo un diploma di Enrico III risalente al 1054 e il Liber Notitiae Sanctorum Mediolanensis di Goffredo da Bussero del 1280 nel quale è citata la chiesa di Marcallo. Il 15 dicembre 1651 Marcallo divenne indipendente avendo pagato 1.890 lire milanesi alla Real Camera per emanciparsi dal vassallaggio. Ma un secolo dopo nel 1756 il paese rinunciò alla sua libertà e diventò feudo di Ludovico Vitali. Dal XIX secolo sino all’unità d’Italia Marcallo faceva parte della circoscrizione della provincia di Pavia.
Fin dal 1045 risulta che alcuni terreni di Marcallo dipendevano dall’Abbazia di San Dionigi di Milano. Sempre da fonti parrocchiali apprendiamo che nel 1644 in maggio una brinata provocò danni ai vigneti dimezzandone la produzione.
Menedrago Antico Comune (sec. XVI – 1757) comprendeva le località denominate Casone, Barco, Asmonte e Cascina Nuova. Con l’attivazione del compartimento territoriale del Regno d’Italia (decreto 8 giugno 1805 ), Menedrago, facente parte del dipartimento d’Olona, fu inserito nel distretto II di Pavia, cantone III di Abbiategrasso. Comune di III classe, contava 444 abitanti. In seguito fu assorbito dal comune di Casone nel 1859.
Casone Durante il XVIII secolo, accanto alla borgata Barco e a Menedrago, si sviluppò un altro Comune: Casone (1859 – 1870) In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Casone con 742 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Magenta, circondario V di Abbiategrasso, provincia di Milano. Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 788 abitanti. Il comune fu unito al comune di Marcallo il 9 giugno 1870 con il Decreto Regio n. 5722. La chiesa di Casone, che fino al 1923 dipendeva in parte dalla parrocchia di Ossona e in parte da quella di Mesero, diventò indipendente il 29 gennaio 1924.
Barco È un borgo di origine Longobarda. Al centro sorge una chiesetta del sec. XIII dedicata a San Michele Arcangelo, protettore dei Longobardi. Questo piccolo borgo diede i natali ad un illustre Prelato. Il 18 aprile 1874 nacque Monsignor Paolo Castiglioni. Fu battezzato nella parrocchia di Ossona, nel 1886 iniziò gli studi ginnasiali nel seminario di Vigevano e poi incominciò la sua vita eclesiastica. Ordinato sacerdote il 18 novembre 1897 frequentò l’università Gregoriana in Vaticano (teologia e filosofia). Nel 1924 a Milano fu nominato Canonico della Basilica di Sant’Ambrogio. Nel 1934 il Cardinale Ildefonso Schuster lo nominò presidente del tribunale Eclesiastico. Il 7 febbraio 1937 l’arcivescovo in Duomo lo ordinò Vescovo titolare di Famagosta e ausiliare della Diocesi Ambrosiana. Il 10 febbraio 1939, alla morte di Pio XI, si recò a Roma alle esequie e su ordine del cardinale presenziò al conclave all’elezione del Papa Pio XII Eugenio Pacelli. Per tutta la vita fu sempre legato alla sua Barco, che visitò molte volte. Alla sua morte, che avvenne il 19 marzo 1943 all’età di 69 anni, per suo specifico desiderio volle essere sepolto al centro della piccola chiesetta di Barco.
Parco
Da Villa Ghiotti si accede al Parco omonimo, in cui si trovano strutture sportive ed un’area attrezzata per il gioco dei bambini. Nel parco Ghiotti vi è inoltre un’ampia sala di ritrovo in cui vengono organizzate numerose iniziative culturali e ricreative. questa struttura è stata intitolata a Carlo Cattaneo.
Le Ville
Lungo la via Roma, con i caratteristici cedri secolari, si trovano diverse ville signorili, tra cui la Villa Mazzetti e la Villa Magnaghi. Giunti in piazza Italia si arriva in via G. Vitali (che fu un feudatario di Marcallo) in cui si trova la villa Ghiotti, oggi Palazzo Comunale. Proseguendo per via Milani, antica e caratteristica, prima di tornare in piazza si può ammirare villa Maggioni.
A Casone, in fondo a via Jacini si trova Villa Visconti – Maineri.
Pagina aggiornata il 17/06/2025